a cura di Anna Castoldi
La rassegna di Teatroindirigibile prosegue: dopo il salotto borghese di Rumors, il bar di una stazione ferroviaria dove due giovani si incontrano, si riconoscono, si amano attraverso i secoli. È la favola di Orfeo ed Euridice.
L’opera di Jean Anouilh ha in verità ben poco di fiabesco: Orfeo suona la chitarra nei caffè, raccattando quel poco che basta per sfamare sè e suo padre, musicista troppo scadente per non dipendere dal figlio. Legato al vecchio da un profondo amore, Orfeo non può abbandonarlo; al tempo stesso, sente che il destino gli riserva ben altro. La generosa rassegnazione, mista alla purezza di chi ancora ha sogni e ideali, è espressa bene dagli occhi bassi e dal sorriso misterioso di Stefano Livio; la sua chitarra, moderna cetra, attirerà proprio il destino. Read More …