Stagione 10/11



16 OTTOBRE 2010

Il berretto a sonagli

di Luigi Pirandello
Regia di Luigi Farioli
Compagnia Aresina, Arese

Diversi personaggi di questa commedia si trovano incastrati in un dilemma, coinvolti in situazioni paradossali in cui l’individuo resta quasi senza via di uscita. Fana, la vecchia balia, è al corrente del fatto che Beatrice voglia denunciare l’adulterio del marito e sarebbe quindi suo dovere evitare che accadano disastri, riferendo tutto al fratello di Beatrice, Fifì. Il delegato Spanò dovrebbe accettare la denuncia, tuttavia se adempisse al suo dovere di funzionario si metterebbe contro il cavaliere, che è in pratica il suo padrone. Ciampa invece ama la moglie ma deve tollerarne l’adulterio con il cavaliere cui è asservito. Oltre al banale tradimento si cela una verità ben più drammatica: ogni individuo è costretto a difendere il proprio prestigio sociale rivestendo i caratteri del pupo, quel pupazzo con cui nascondiamo la meschina realtà di ognuno di noi, anche a costo di pagare un prezzo altissimo.


13 NOVEMBRE 2010

Su, nell’immensità del cielo

di Fausto Beretta
Regia di Fausto Beretta
Gruppo Teatro, Bussero

“Su, nell’immensità del cielo” non è un fatto di cronaca, come si potrebbe semplicemente pensare, bensì tratta della realtà di una famiglia normale alle prese con i vari problemi del momento. Problemi legati al lavoro, all’integrazione, alla società, alle illusioni continuamente propinate dai mass media. E’ la storia delle storie, simile a tante storie vere, a fatti che ci colpiscono tutti i giorni lasciandoci stupiti e senza parole… ma anche senza reazione, come se non ci riguardassero perché “lontani”. Il testo “Su, nell’immensità del cielo” inviato al Torneo Nazionale di Drammaturgia APPLAUSI 2010 è risultato tra i primi 7 vincitori.


27 NOVEMBRE E 04 DICEMBRE 2010

Il grande inquisitore

di Fëdor Michajlovic Dostoevskij
Regia di Renzo Mariani
Compagnia Teatroindirigibile

Ivàn Karamàzov espone al fratello Aleksej un racconto allegorico di sua invenzione, ambientato in Spagna ai tempi della Santa Inquisizione. “La leggenda del Grande Inquisitore” è di fatto un capitolo del romanzo “I fratelli Karamàzov” dello scrittore russo Fëdor Michajlovic Dostoevskij. In questa storia emerge l’aspetto psicologico, antropologico e filosofico di Dostoevskij e il racconto può essere analizzato e compreso anche al di fuori del contesto del romanzo. Vengono inoltre rielaborati temi che riguardano la filosofia morale, la filosofia politica, la filosofia della storia e la filosofia della religione.


29 DICEMBRE 2010

Ouverture des saponettes

di e con Michele Cofaggi
Regia di Davide Fossati

Direttore senza orchestra, musicista senza strumenti, cantante senza fiato. Un concerto anomalo, per pensieri fragili, per pensieri leggeri, per pensieri silenziosi. Come bolle di sapone. Un eccentrico direttore d’orchestra vi porterà nel mondo fragile e rotondo delle bolle di sapone. Un “concerto” dove l’imprevisto è sempre in agguato. Da strani strumenti nascono bolle giganti, bolle rimbalzine, bolle da passeggio, grappoli di bolle, mentre i più tondeggianti potranno entrare in una gigantesca bolla di sapone. Uno spettacolo di clownerie, pantomima e musica, che, nato per i più piccoli, finisce per incantare il pubblico di qualsiasi età.


15 E 22 GENNAIO 2011

Spirito allegro

di Noel Coward
Regia di Carlo Verga
Compagnia Teatroindirigibile

La commedia, messa in scena la prima volta nel 1941 in piena Seconda guerra mondiale, fu duramente criticata per come rappresentava con poco rispetto un argomento serio come la morte. Il pubblico si curò poco di queste critiche e ne decretò il successo: la commedia rimase in scena per ben 1997 repliche nel West End, un record che sulle scene inglesi fu battuto solo da Boeing Boeing negli anni settanta.


05 e 06 FEBBRAIO 2011

Ornithes

di Aristofane
Regia di Dianora Marabese
Compagnia Giovanissimi Teatroindirigibile

Viene oggi considerata un’opera di evasione, che libera senza briglie la fantasia, anche grazie alla presenza di uccelli parlanti che accentuano il tono favolistico della storia. L’opera non prende di mira personaggi della Atene di quei tempi né alcun problema sociale – benché anche qui non manchino riferimenti a persone e fatti contemporanei; presenta invece una delle trame più immaginifiche e sapientemente strutturate di tutto il teatro di Aristofane, raccontata con uno stile elegante e con canti corali di grande afflato lirico.


19,20 E 26 FEBBRAIO 2011

Sogno di una notte di mezza estate

di William Shakespeare
Regia di Renzo Mariani
Compagnia Teatroindirigibile

I matrimoni sono raramente un fatto d’amore. È in questo contesto che si intrecciano le vicende di Ermia che ama Lisandro ma che il padre vuole costringere a sposare Demetrio amato a sua volta da Elena, quelle del Duca Teseo che sta per sposare Ippolita e quelle degli abitanti del regno della foresta di notte: Oberon e Titania e l’astuto Puck con il loro seguito di Elfi e Fate. La grandezza di Shakespeare sta nell’aver saputo coinvolgere tre mondi diversi, ciascuno con il proprio distinto linguaggio: quello delle fate che alterna al verso sciolto canzoni e filastrocche, quello degli amanti dominato dalle liriche d’amore e quello degli artigiani, nel quale la prosa di ogni giorno è interrotta dalla goffa parodia del verso aulico. Il mondo è folle e folle è l’amore. In questa grande follia della natura, l’attimo di felicità è breve.I matrimoni sono raramente un fatto d’amore. È in questo contesto che si intrecciano le vicende di Ermia che ama Lisandro ma che il padre vuole costringere a sposare Demetrio amato a sua volta da Elena, quelle del Duca Teseo che sta per sposare Ippolita e quelle degli abitanti del regno della foresta di notte: Oberon e Titania e l’astuto Puck con il loro seguito di Elfi e Fate. La grandezza di Shakespeare sta nell’aver saputo coinvolgere tre mondi diversi, ciascuno con il proprio distinto linguaggio: quello delle fate che alterna al verso sciolto canzoni e filastrocche, quello degli amanti dominato dalle liriche d’amore e quello degli artigiani, nel quale la prosa di ogni giorno è interrotta dalla goffa parodia del verso aulico. Il mondo è folle e folle è l’amore. In questa grande follia della natura, l’attimo di felicità è breve.


19 MARZO 2011

Il settimo giorno si riposò

di Samy Fayad
Regia di Vincenzo La Camera
Il socco e la maschera, Segrate

Antonio Orefice, vedovo di una moglie sposata in giovanissima età, vorrebbe trascorrere la domenica riposando in tranquillo silenzio. Con lui in casa vivono Gemma, la ancor giovane e vitale suocera, e la sorella Teresa, da lungo tempo fidanzata con una sorta di “malato immaginario”. Antonio odia un suo vicino di casa, Vincenzo Camporeale, il quale, pur avendo il suo stesso stipendio, ha un attico con piscina, auto fuoriserie e molte donne con le quali conduce una dispendiosa “dolce vita”. Ma una brutta domenica un pericoloso bandito armato, nel tentativo di evitare la cattura, va a rifugiarsi in casa di Antonio. A questo punto Gemma, Teresa e una serie di incredibili personaggi che sembrano piovere inarrestabilmente da tutte le parti daranno vita a un esilarante crescendo di situazioni deliranti.


17, 09 APRILE 2011

Al Dio ignoto

di Diego Fabbri
Regia di Edoardo Nodi
Amici della prosa, Milano

Il Percorso salvifico è una strada segnata dalle passioni e dalle miserie umane: il cammino è arduo, tortuoso, verso orizzonti a volte indecifrabili. Al di là c’è Dio, anzi Cristo. L’iter di questo dramma è condotto dall’autore lungo due linee parallele: quella dell’attore su sè stesso e quella di un cattolicesimo con la sua fede e le sue contraddizioni. In un alternarsi di dubbi e certezze si acuisce il bisogno di identità spirituale in un dialogo fra laicismo e spiritualità dinanzi al grande enigma della storia cristiana: la Resurrezione.