a cura di Francesca Perissinotto
Nessuna messa in scena poteva rappresentare meglio l’apertura della rassegna curata da Teatroindirigibile rispetto agli Atti unici di Campanile, per la regia di Giacomo Cattaneo.

A riflesso dello spirito eclettico della Compagnia figinese, sette diversi testi compongono la miscellanea teatrale della serata, divisa in due atti dedicati rispettivamente a Una moglie nervosa, Dramma di mezzanotte, Acqua minerale, Il biglietto da visita, Il nuovo pensionante e L’occasione da una parte, e il più lungo Delitto a Villa Roung dall’altra. Il pubblico che accede alla sala, del resto, è accolto da un sipario chiuso, come in continuità rispetto al termine della scorsa stagione, coronata dai Fiori d’acciaio per la stessa regia; ogni testo del primo atto vede quindi la cesura del buio in sala, in un montaggio di immagini frenetiche il cui unico raccordo sono gli applausi della platea. Se i diversi pezzi forniscono così delle vere e proprie spinte della Compagnia verso il pubblico, verso l’inizio di un nuovo anno insieme in nome del teatro, con Delitto a Villa Roung il passaggio sembra compiuto: lo spettatore respira la stessa aria degli attori, vive delle loro emozioni ed è, ormai, rapito nell’iperuranio della scena. Read More …