L’autore: Neil Simon



a cura di Anna Castoldi

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Living is the best thing they’ve come up with so far.

Neil Simon (New York, 4 luglio 1927) è uno dei più importanti drammaturghi della scena americana; ha scritto per Broadway più di quaranta commedie, collaborando con registi del calibro di Woody Allen e Mel Brooks, e firmando classici quali “La strana coppia” e “A piedi nudi nel parco”. Tra Oscar e Tony Award, ha ricevuto più nomination di ogni altro autore vivente; molte delle sue opere sono state adattate per il grande schermo.

L’infanzia dello scrittore fu segnata dalla Grande Depressione e dalla sua difficile situazione familiare – pare che il padre Irving, commesso viaggiatore, scomparisse per periodi più o meno lunghi, lasciando la moglie Mamie sola a occuparsi di Neil e del fratello Danny. I due erano molto legati: già da adolescenti frequentavano le sale cinematografiche, prediligendo i film comici (pare che Neil fosse talvolta cacciato dal cinema per aver riso troppo forte) e scrivendo insieme commedie. Danny ebbe un ruolo importante nell’incoraggiare e indirizzare Neil verso la sua vocazione e collaborò con il fratello finché non divenne direttore televisivo.

Dopo qualche anno passato tra le forze armate e l’università di Denver, Simon lavorò come impiegato in uno studio della Warner Bross a Manhattan; nei primi anni Cinquanta collaborò, insieme a Woody Allen, Carl Reiner e altri scrittori, allo Show Of Shows, un varietà in onda ogni settimana sulla NBC. Nominato diverse volte all’Emmy Award, abbandonò la scrittura televisiva per dedicarsi al teatro, realizzando nel 1961 Alle donne ci penso io (Come Blow Your Horn), che riscosse un successo discreto. A seguire, A piedi nudi nel parco (Barefoot in the Park, 1963) e La strana coppia (The Odd Couple, 1965), per cui vinse il Tony Award, lo resero uno dei più famosi e amati autori di Broadway. Per la seconda commedia, adattata per il cinema e diventata una serie televisiva di successo, pare si sia ispirato alle vicende personali di suo fratello.

Negli anni Settanta Simon affronta situazioni delicate, sdrammatizzate dal suo talento comico: le sue commedie vedono protagonisti uomini e donne alle prese con crisi di mezza età, alcolismo e problemi lavorativi (The Last of the Red Hot Lovers, The Gingerbread Lady, The Prisoner of Second Avenue) fornendo un ritratto della realtà sociale e umana di quegli anni. Molte opere di Simon vengono dal suo vissuto personale: si veda la trilogia degli anni Ottanta (Brighton Beach Memoirs, Biloxi Blues, Broadway Bound) che segue la storia di un giovane ebreo di New York (quale lui stesso era) dall’adolescenza all’età adulta. Nel 1988 va in scena Rumors, la sua prima farsa; nel 1991 Lost in Yonkers vince il premio Pulitzer.

Le commedie di Simon si destreggiano tra temi sottili e universali – conflitti matrimoniali, paura di invecchiare, rivalità tra fratelli, dilemmi della crescita – per portare sul palco la commedia umana che osservava tutti i giorni e amava profondamente. Grazie alla sua saggezza leggera, questo grande commediografo ha dimostrato le potenzialità del genere comico: non c’è dramma umano che non possa essere sottoposto al potere terapeutico della risata.

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